Dazn ha versato i 35 milioni della rata sui diritti alla LFP
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Secondo RMC Sport, la piattaforma OTT salderà il suo debito e i restanti 35 milioni di euro saranno versati alla Lega Calcio Professionistico (LPF). A margine della riunione del consiglio di amministrazione di questa mattina, la LPF ha annunciato il ritiro dell'azione legale contro Dazn, che aveva pagato solo la metà dei 70 milioni di euro dovuti per l'ultimo versamento di gennaio.
(immagine presa dal profilo X di Dazn)
L'intesa tra le parti
Le due parti hanno raggiunto un accordo: “su iniziativa del presidente del Tribunale delle attività economiche di Parigi, la LPF e Dazn proseguono il dialogo nell'ambito della mediazione per trovare una soluzione ai problemi condivisi da entrambe le parti”, si legge in un comunicato stampa congiunto.
In questo contesto, è stato raggiunto un primo accordo in base al quale, una volta che OTT avrà pagato la parte mancante, relativa al gennaio 2025, LFP si ritirerà dalla procedura di ingiunzione provvisoria che aveva avviato.
La mediazione
Il tribunale ha infatti nominato un mediatore e si prevede che i 35 milioni di euro vengano pagati al più presto, consentendo l'apertura del processo di mediazione.
La LFP pretendeva che Dazn pagasse i 140 milioni di euro per la fine della stagione, ma ha poi ritrattato
Tuttavia, il comunicato stampa di entrambe le aziende non fa alcun riferimento alla causa intentata da Dazn contro la LPF. Solo pochi giorni fa, la piattaforma di streaming ha intentato una causa contro l'associazione, contestando la falsa rappresentazione del prodotto commercializzato e violazione dei suoi doveri nella lotta alla pirateria. In totale, aveva chiesto un risarcimento di 573 milioni di euro.
Nella sua denuncia, Dazn ha sollevato due questioni.
La prima è un presunto errore, commesso da LFP nella gara d'appalto, e riguarderebbe aspetti come il numero di abbonati nel ciclo precedente e nei ricavi generati. Per questo danno, l'OTT ha chiesto 309 milioni di euro.
Il problema della periferie
Dazn ha rivendicato anche aspetti legati alla pirateria, al marketing e alla mancata tutela dell'esclusività dei diritti acquisiti dalla piattaforma, insinuando che la LFP non abbia fatto tutto il possibile per porre fine alla massiccia pirateria dei suoi contenuti. Per questo secondo danno, l'OTT ha preteso 309 milioni di euro.