UEFA e CONMEBOL aprono un ufficio congiunto a Londra
CONMEBOL e UEFA sono, rispettivamente, la Confederazione sudamericana del calcio e l’Unione delle federazioni calcistiche europee. Rappresentano, quindi, l’eccellenza del pallone internazionale.
Da sempre questo sport, infatti, si caratterizza sul binomio America Latina-Vecchio Continente, con i migliori talenti della prima che sognano di approdare nei club militanti in Champions League.
Un rapporto calcistico talmente fitto, da poter addirittura scegliere che esempio fare, in un mare di possibilità.
Da Ronaldo all’Inter a Kakà al Milan, passando per Messi a Parigi e Riquelme al Barcellona.
Ora, le due organizzazioni, stanno intensificando il proprio sodalizio anche a livello d’ufficio, aprendone uno congiunto a Londra.
La notizia segue il lancio del primo progetto comune, la "Finalissima", match che vedrà affrontarsi l'Italia, vincitrice dell'Euro Cup, contro l'Argentina vincitrice della Copa America.
"Costruire un rapporto fruttuoso e duraturo come il nostro è stato facile, poiché condividiamo lo stesso amore e la stessa passione per il calcio. Questo ufficio condiviso è il prossimo passo simbolico nella giusta direzione per la UEFA e la CONMEBOL. Ci aiuterà a lavorare insieme per sviluppare il calcio nelle nostre confederazioni e in tutto il mondo", ha dichiarato il presidente UEFA Aleksander Čeferin.
"CONMEBOL e UEFA hanno deciso di portare la loro cooperazione a un livello strategico superiore. Siamo i due continenti con la più grande tradizione e prestigio nello sport più popolare del pianeta. In campo siamo rivali leali. Ma la comprensione che il calcio è una forza potente per società tolleranti, pacifiche e pluraliste ci unisce", ha aggiunto il presidente della CONMEBOL, Alejandro Dominguez.
La collaborazione ha come fine il soddisfacimento di progetti comuni, comprese le competizioni.
Oltre agli eventi, il sodalizio includerà iniziative di arbitraggio e formazione e un futuro ingresso di squadre sudamericane nella UEFA Nations League.
Tuttavia va aggiunto come la motivazione dell’incontro in Inghilterra si allarghi anche ad argomenti sensibili e molto cari a tutti gli amanti del calcio, tra i quali spicca la volontà della FIFA di cambiare una delle regole più caratterizzante dei mondiali (quella di giocare ogni 4 anni), dimezzando la distanza tra un’edizione e l’altra, portandola a due anni.
Le due entità hanno firmato un accordo di cooperazione strategica per provare ad alzare la voce per opporsi fermamente a questa idea della Federazione internazionale.
Presa di posizione che non potrà non essere ascoltata, considerata l’incidenza determinante del Sud America e dell’Europa sulla competizione.
Dal 1930 ad oggi, infatti, i Campionati del Mondo sono sempre stati vinti da nazionali appartenenti alle due Confederazioni.