Resta invenduto il 95% degli NFT lanciati dal Liverpool
La scorsa settimana il Liverpool ha presentato LFC Heroes Club, la prima collezione ufficiale NFT del club, composta dalle illustrazioni di 24 giocatori della squadra, prodotte in collaborazione con la società di belle arti Sotheby's.
Successivamente alla pubblicazione dell’evento sui propri canali ufficiali, i Reds sono passati poi allo step successivo, quello della vendita, rendendo noti i risultati dell’iniziativa.
L’evento ha segnato un record in Premier League, portando il club a coniare più di 170.000 NFT e mettendoli in vendita per 57 sterline ciascuno, per un totale complessivo di 9,8 milioni.
La finestra per gli acquisti è stata estesa due volte, chiudendosi lunedì pomeriggio. L’iniziativa, però, non ha portato i risultati sperati.
Il sito ufficiale, infatti, ha dichiarato come solo il 5,7% delle opere siano state vendute.
Il club ha comunque generato 1,1 milioni di sterline, grazie soprattutto ai prodotti legati a due idoli assoluti della Kop, Mohamed Salah e Jurgen Klopp, ceduti a più di 61.000£ ciascuno.
Tuttavia un elemento fondante della campagna è sempre stato quello di devolvere parte dei proventi in beneficenza. Il che vuol dire che le entrate nelle casse dei 19 volte campioni d’Inghilterra si riducono a 785.000£, meno del salario mensile dell’attaccante egiziano.
Non ha infatti pagato la strategia data dal voler vendere così tante opere contemporaneamente, come espresso da Tim Mangnall, amministratore delegato di Capital Block.
"Il Liverpool si è sparato nel piede vendendone così tanti. Nessun club nello stato attuale del gioco ha mai messo in vendita 171.000 NFT in quel breve periodo senza subire delle perdite”.
Il professor Simon Chadwick, esperto di business dello sport, ha poi definito la vendita piuttosto insoddisfacente.