Lina Hurtig diventa mamma: la normalità si trasforma in notizia
Negli scorsi giorni, tramite i propri canali ufficiali, la Juventus ha rilanciato un video che ritrae l'attaccante della squadra femminile, Lina Hurtig, annunciare la dolce attesa della compagna Lisa (anche lei calciatrice).
In questo video è evidente la semplicità e la leggerezza con la quale la Juventus ha trattato un tema che (senza prenderci in giro) in Italia molti faticano ancora a comprendere: la libertà di espressione il proprio orientamento sessuale.
E non è neanche un caso che questo messaggio arrivi da Lisa e Lina Hurtig, due calciatrici che sono già state punto di riferimento e icone rispetto a determinate tematiche. Un impegno (quasi politico) tramite gesti significativi e simbolici. Al pari delle più famose Megan Rapinoe e Alex Morgan, icone calcistiche e politiche che appoggiare la campagna "Equal Pay" a sostegno delle calciatrici statunitensi.
Lisa e Lina erano già state, come detto, un simbolo della lotta all'inclusione. Nel 2019, durante il Mondiale in Francia, la coppia divenne protagonista a sua insaputa di uno scatto che le ritraeva in un dolce bacio. Un gesto naturale dopo la vittoria della loro Svezia sulla Thailandia. «Non ce lo aspettavamo. È stato qualcosa di semplice: ho visto Lisa tra il pubblico e volevo festeggiare la vittoria con mia moglie», ha detto Lina.
La comunicazione sportiva, quindi, non vive solo di emozioni e sentimenti legati al campo, ma anche di messaggi di responsabilità sociale. Concetto sul quale, negli ultimi anni, gli attori della football industry stanno ponendo particolare attenzione. Come dice Arrigo Sacchi "il calcio è la cosa più importante tra le cose meno importanti" e questo concetto, abbinato alla portata comunicativa globale del settore calcio, rende chiaro quanto sia importante per una squadra utilizzare i propri canali per lanciare messaggi socialmente positivi e far crescere l'affezione dei fan che si identificano a loro volta con i valori trasmessi dal brand.
Nel 2021 bisogna ancora dare attenzione a determinate cose in Italia?
Diventa necessario far risultare notizia un qualcosa che dovrebbe essere normalità?
Assolutamente si. Purtroppo.
Perché siamo un Paese che sotto tanti punti di vista ha ancora bisogno di crescere, e la sottovalutazione del sistema calcio come leva da utilizzare per la diffusione di determinati messaggi è quantomeno preoccupante.
Lina e Lisa Hurtig non dovrebbero essere le icone di una libertà sessuale e sentimentale che ogni individuo è già libero di esprimere. E questo aspetto viene fuori anche dalle parole con cui Lina ha commentato la loro relazione: "Senza il calcio non ci saremmo mai conosciute. Non abbiamo però l'obiettivo di essere d’ispirazione per altre coppie omosessuali. Per me stare con Lisa è la cosa più importante del mondo, è naturale. Sarò felice se potrò essere d’ispirazione per altre persone, ma non mi reputo un modello per gli altri”.
In un mondo ideale e aperto questa tipologia di contenuto verrebbe accolto dai tradizionali messaggi di "auguri" e non con stupore. Il messaggio è chiaro, e ci fa rendere conto di quanto sia difficile raggiungere quello stato di idealità che ci immaginiamo. Il percorso è lungo ma correttamente intrapreso dalla comunità calcistica dopo anni di silenzio e omertà.
In attesa di vivere il giorno in cui tutto questo sarà normalità e non notizia.