Le squadre di Premier aggiungeranno 115mila spettatori negli stadi nel giro di 10 anni
Stadi nuovi o ristrutturati
Financial Times e Palco23 rimarcano il fatto che le principali società inglesi aspirano senza mezzi termini ad aumentare di 115mila unità (14%) i posti a sedere nei propri stadi. Un meccanismo, quello degli impianti di proprietà, che nel massimo torneo britannico ormai è una piacevole abitudine.
Oltre i ricavi da diritti televisivi
Il nocciolo della questione riguarda l'intenzione delle compagini della Premier di ridurre sensibilmente la propria dipendenza dagli incassi collegati ai diritti televisivi mediante l'ottimizzazione del marketing inerente alle varie attività correlate al giorno del match all'interno dello stadio. Parliamo in sostanza del funzionamento di bar, ristorante, store ufficiale e altri negozi.
L'esempio del Tottenham
Il primo club a costruire un impianto rispondente ai contemporanei parametri di efficienza commerciale fu il Tottenham nel 2012 con la nuova casa dal valore di 1 miliardi di dollari.
Progetti ambiziosi a Manchester
Il Manchester City di recente ha comunicato la volontà di portare a 60.000 posti la capienza totale dell'Etihad Stadium con i lavori che interesseranno la tribuna nord dell'impianto. Nella stessa città da sottolineare l'ambizioso progetto presentato dai cugini del Manchester United che si stanno muovendo per costruire una struttura da 100mila spettatori.
Il futuro del Chelsea
Ci sarebbe pure il Chelsea che potrebbe salutare lo storico Stamford Bridge per dar vita ad uno stadio nuovo di zecca con un investimento previsto di 2.500 milioni di sterline. L'incremento delle entrate, però, non riguarderà soltanto la crescita dei posti disponibili per assistere alle gare. Sotto la lente d'ingrandimento delle squadre soprattutto zone Vip e ospitalità.
Foto da pagina Facebook Tottenham Hotpsur