L'appello di Emiliano Viviano dopo gli scontri post Milan-Dinamo Zagabria

Il tifo organizzato della squadra croata ha preso d'assalto un chiosco ambulante dopo la partita. Il video sta girando su twitter e l'ex portiere della Sampdoria ha fatto un appello per sostenere le persone colpite dalla furia ingiusitificata dei croati.

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Il netto successo nel match di Champions League del Milan sulla Dinamo Zagabria è stato in parte oscurato da quanto accaduto a livello di ordine pubblico con i tifosi croati prima, durante e dopo la partita.

Già nel pomeriggio alcuni video li ritraevano in giro per la città mentre inneggiavano con cori e gesti nazisti a un qualcosa di difficilmente definibile come calcio e distante anni luce dal fascino della Champions League.

Nel pomeriggio gli stessi gruppi di croati hanno creato diversi disordini tra supermercati e vie della città, tanto da rendere necessario un intervento delle forze dell'ordine.

Lo stesso Milan, per questioni di ordine pubblico e sicurezza dei propri tifosi, aveva deciso di chiudere il secondo anello verde e di alcune zone del primo per allontanare il più possibile i propri appassionati dai pericolosi gruppi organizzati della Dinamo.

Il peggio si è visto dopo la partita quando lo stesso gruppo di croati ha assaltato un ambulante posizionatosi nella zona di San Siro come ripreso da un video che gira su Twitter.

All'appello di aiuto nei confronti di queste persone, la cui unica colpa era trovarsi lì per lavorare come accade ogni volt che Inter o Milan giocano una partita casalinga, si è aggiunto anche Emiliano Viviano.

L'ex portiere della Sampdoria, da sempre attivo e sensibile a determinate tematiche tramite i propri profili social, ha offerto il suo aiuto per fare pubblicità agli ambulanti colpiti dalla furia dei "tifosi" della Dinamo per permettergli di avere pubblciità e sostegno da parte di tutti nelle prossime partite.

Un modo sensibile e attento di essere vicino a persone la cui unica colpa era quella di trovarsi lì per lavorare per poi trovarsi travolti da una furia ingiustificata, feroce e che nulla ha a che fare con il calcio e la Champions League.



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