La settimana di sciopero social dello Swansea
#EnoughIsEnough: è questo l’hashtag scelto dalla società gallese dello Swansea City per sostenere la battaglia contro offese e discriminazioni razziali e annunciare la decisione di spegnere tutti i canali social per una settimana comunicata lo scorso 8 Aprile.
Gli account social del club di casa al Liberty Stadium e quelli di tutti i propri tesserati sono rimasti in silenzio tutta la settimana, e oggi si concludere lo “sciopero”. Con questa iniziativa lo Swansea ha preso una forte posizione su un tema di cui si è fortemente dibattuto nelle scorse settimane, soprattutto dopo la decisione di Thierry Henry di lasciare i social auspicando e richiedendo una regolamentazione maggiore per chi si rende protagonista di offese e discriminazioni.
“Tre elementi della nostra squadra hanno subito abusi nelle ultime settimane e abbiamo voluto prendere questa posizione. Un nuovo appello per attuare il cambiamento che è necessario ora e per il futuro. È assurdo che si parli ancora di razzismo e abusi di questo tipo. Gli aspetti positivi dei social media sono riconosciuti ma gli abusi disgustosi e vili a cui assistiamo ogni giorno sono del tutto inaccettabili. Siamo una famiglia e lotteremo sempre fianco a fianco, sia in campo che per aiutare a combattere le ingiustizie. Quando è troppo è troppo”, si legge sul sito ufficiale dello Swansea.
Al club gallese si è “unita”anche la storica società scozzese dei Rangers Glasgow, che ha deciso di adottare la medesima iniziativa. Iniziativa che recentemente anche l’Arsenal, per voce del suo amministratore delegato Vinai Venkatesham, non ha escluso di mettere in atto.