Dal campo alla scrivania, gli ex giocatori diventati presidenti di club
Gli ex calciatori, ormai, sono davvero ovunque. Monopolizzano i talk televisivi nel pre e post-partita, danno vita a programmi su Twitch, acquistano percentuali dei club o, addirittura, ne diventano presidenti.
Senza ovviamente dimenticare tutti coloro che decidono di sedersi in panchina, donando la propria sapienza tecnico-tattica in veste di allenatori.
Un fenomeno in grandissima ascesa che innesca una questione spesso dibattuta e aperta a punti di vista differenti, focalizzati su opinioni contrastanti circa la “seconda vita” degli atleti. C’è chi crede che aver calcato i campi con gli scarpini ai piedi sia sinonimo di competenza, altri invece vorrebbero un mondo calcistico, sia questo dirigenziale o comunicativo, non più al solo appannaggio degli ex giocatori, ma di più ampie vedute e opportunità.
Indipendentemente da quale sia il pensiero più corretto e partendo dal presupposto che, come sempre, la verità stia nel mezzo, ciò che andrebbe analizzato come primo punto è la capacità. Dote che prescinde dalla carriera precedente e che si tara sulle sole abilità individuali, distanti dai cliché. Essere stato giocatore non ti rende necessariamente all’altezza, aver calciato un pallone per professione non ti rende necessariamente un ignorante.
Proprio per questo è estremamente interessante analizzare gli esempi virtuosi di imprenditori, prima che ex atleti, che sono stati davvero capaci di reinventarsi dietro ad una scrivania. Indimenticate stelle del gioco, ora businessmen di successo. Ronaldo il Fenomeno, David Beckham, Didier Drogba sono solo alcuni dei nomi ora occupanti posizioni di vertice di un club.
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Passaggio dal campo alle stanze dei bottoni fortemente caldeggiato dalla stessa UEFA, la quale, proprio a tal fine, ha dato vita al programma Executive Masters for International Players per incoraggiare i giocatori a entrare in questo settore, vedendo nel tutto un impatto positivo sul gioco.
Programma descritto in questi termini nel proprio sito ufficiale: “Il MIP UEFA è pensato specificamente per gli ex giocatori professionisti di calcio e di futsal come passo successivo nella loro carriera fuori dal campo.
Gli ex giocatori internazionali che hanno giocato ai massimi livelli hanno molto da offrire nell'amministrazione del calcio. I giocatori spesso dimostrano leadership, disciplina, impegno e visione sul campo, e plasmano l'umore del resto della squadra. Il MIP UEFA prende queste capacità e le trasforma in quelle dei manager di successo”.
I calciatori dietro alla scrivania
Preso atto della chiara opinione sul tema dell’organo di governo del calcio europeo, ciò che è interessante sapere è quali siano i giocatori ora presidenti di una squadra. Per un’analisi che deve scremare ruoli e responsabilità, considerando come moltissimi non ricoprano questa carica, ma si siano resi protagonisti con l’acquisizione di quote societarie, o diventando proprietari.
Gli esempi sono tantissimi e spaziano dal Salford City Football Club, di proprietà di un sacco di stelle anglosassoni quali: David Beckham (10%), Nick Butt (10%), Paul Scholes (10%), Ryan Giggs (10%), Gary e Phil Neville (5 e 5%).
Fino ad arrivare a Zlatan Ibrahimovic patron dell’Hammarby, Paolo Maldini del Miami Fc e al meno conosciuto San Diego 1904 fondato nel giugno 2017 da Demba Ba, Eden Hazard, Yohan Cabaye e Moussa Sow.
Senza dimenticare tutte le posizioni dirigenziali, come per esempio Edwin Van de Sar, CEO dell’Ajax o Juan Roman Riquelme, vicepresidente del Boca. Insomma, le posizioni sono davvero numerose e diversificate per ruolo e continente, ma chi, oggi è a tutti gli effetti presidente? Il podio dei tre giocatori più forti a ricoprire ora questa carica è formato da Didier Drogba, Ronaldo e David Beckham, senza nulla togliere a Piqué e alla sua radicata abilità imprenditoriale alla guida dell’Andorra Fc.
Didier Drogba (Phoenix Rising FC)
Tra i calciatori africani più forti di sempre e leggenda amatissima dalla Londra sponda Chelsea, ora controlla il Phoenix Rising FC, militante nella seconda divisione statunitense.
Arriva in Arizona per rafforzare il reparto offensivo della squadra e per concludere la propria straordinaria carriera. Per quella che doveva essere solamente una meta passeggera, ma che è diventata un investimento.
Esperienza durante la quale l’ivoriano si è dimostrato essere assolutamente all’altezza dell’incarico, considerando che dal 2017 ad oggi il club si è confermato come la franchigia di maggior livello nella storia dell'Arizona, nonché campione di due campionati della Western Conference (2020 e 2018), e della regular season nel 2019.
Ronaldo (Real Valladolid e Cruzeiro)
Ronaldo Luis Nazario de Lima è uno dei volti più amati in assoluto del calcio degli anni ’90, da tutti considerato come uno dei calciatori più forti di tutti i tempi.
Una carriera che l’ha reso una vera e propria leggenda e che ora, il Fenomeno, pare voler ricalcare e per certi versi ripetere. Oggi è infatti presidente del Cruzeiro, suo primo club da calciatore, è del Real Valladolid in quella Spagna che l’ha prima consacrato con la maglia del Barcellona e poi divinizzato con quella del Real Madrid.
Nel 2018 ha infatti deciso di acquistare il 51% del club iberico per 30 milioni di euro da Carlos Suarez, per poi ampliare all’82%. Scelta che sta rendendo contenti tutti considerando che ha permesso ai Pucelanos di raggiungere LaLiga dopo 4 anni dall’ultima volta e di diventare finanziariamente stabili.
Non sazio, nel dicembre del 2021 ha messo le mani sul Cruzeiro, ottenendone il 90% delle quote per 60 milioni.
David Beckham (Inter Miami CF)
David Beckham è stato uno degli esempi più luminosi di visibilità applicata al calcio. Giocatore sempre trendy e ambito da qualsiasi copertina internazionale, oltre che talento straordinario e bandiera della Nazionale Inglese e del Manchester United.
Un personaggio costantemente sotto la luce dei riflettori, oggi presidente di uno dei campionati più in vista: la MLS.
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Becks è infatti il vertice dell’Inter Miami, squadra quasi omonima di quella milanese (contro la quale ha perso pure una causa in tribunale proprio per la denominazione). Dopo la parentesi calcistica con la casacca dei Galaxy non si è fatta sfuggire l’occasione per acquistare, nel 2014, il club della Florida per 25 milioni di dollari. Il team ha esordito poi nel 2020 ed è ora in attesa di cominciare la nuova stagione come membro fisso del campionato.
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