Cosa c'è da sapere sulla nuova commissione di controllo dei conti dei club
La commissione di controllo dei conti dei club sportivi professionistici sarà l'ente che, in buona sostanza, andrà a sostituire l'attività svolta fino ad ora dalla Covisoc. La formazione dell'organo deriva soprattutto dall'embrionale idea dei vertici del ministero dello sport, con a capo il numero uno Andrea Abodi che ha caldeggiato con convinzione il progetto fin dagli albori.
Come sarà composta l'agenzia di controllo?
Eccoci alla composizione dell'organo. La suddetta agenzia, come spiegato dallo stesso Abodi, sarà formata complessivamente da sei membri. Questo in sintesi il meccanismo delle nomine: due soggetti giungeranno da proposte inviate da Federcalcio e Fedebasket, altri due membri saranno automaticamente di diritto il Presidente Inps e il direttore dell'Agenzia delle Entrate, mentre i restanti tre scaturiranno dalla scrematura di una lista di figure pretendenti che verrà resa nota a breve.
Le federazioni coinvolte nel monitoraggio
Quali federazioni rientreranno dunque nel mirino dei controlli della nuova commissione? I monitoraggi coinvolgeranno praticamente tutte le istituzioni federali degli sport di squadra a livello professionistico, con particolare attenzione (come si può già intendere dai meccanismi di nomina dei membri precedentemente analizzati) verso FIGC e FIP.
Quanto costerà l'ente?
Da sottolineare, come evidenziato da Calcio e Finanza, l'esborso previsto per la nascita dell'ente in questione. Annualmente, si ipotizza, il costo di gestione si attesterà sui 3,5 milioni di euro. Per il personale, diviso tra dipendenti e addetti vari, l'agenzia dovrebbe sborsare 2,7 milioni. Tali cifre verranno coperte da un lato con un contributo delle federazioni chiamate in causa, dall'altro mediante una sorta di tassa annuale corrisposta dalle medesime società in regime di vigilanza.