Bruno Pizzul, le cinque frasi che lo hanno reso un'icona

Le telecronache di una volta. Stile, garbo, misura. Tono stentoreo, dizione perfetta. La voce di Udine ha rappresentato la vecchia grande scuola con frasi indelebili

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Nell'immaginario collettivo Bruno Pizzul, scomparso a 86 anni, è l'uomo al microfono delle notti magiche di Italia '90, di USA '94, di Euro 2000 e dello scandalo Moreno di Corea e Giappone 2002.

I due Baggio

Il buon Bruno ha impresso nella memoria collettiva dello stivale calcistico almeno cinque frasi celebri che nessuno mai dimenticherà. "Dino... Roberto... di nuovo Dino", quasi un involontario scioglilingua per nominare i due Baggio soltanto omonimi. Nei Mondiali casalinghi, tra l'altro, si esaltò narrando il gol "stupendo" proprio del Divin Codino contro la nazionale cecoslovacca.

 

Il leggendario cucchiaio di Totti

Ricordate il cucchiaio magico di Totti nella lotteria dei rigori di Olanda-Italia, semifinale di Euro 2000? Pizzul nel commentare quel gesto in presa diretta riuscì a sfoderare una chicca storica: "Totti. Eeeee segna anche Totti, ha rischiato il... l'impossibile. Ha Beffato Van der Sar con un tiretto. Panenka aveva tentato la stessa cosa nella finale europea tra Jugoslavia e Cecoslovacchia".

Vialli e il "Tutto molto bello"

Senza dimenticare il periodo mitico: "Vialli, finta, tiro! Fuori! Tutto molto bello". E poi per spiegare un falso avvio di un match: "Partiti! Anzi no, tutto da rifare".

Quella frase mai detta

L'epilogo è dedicato a quelle parole che, purtroppo, il caro Pizzul non ha mai potuto esclamare: "Campioni del Mondo, Campioni del Mondo, Campioni del Mondo, Campioni del Mondo". In Germania nel 2006, infatti, al suo posto c'era già Marco Civoli.

(foto FIGC)

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