A Secondigliano si giocherà a calcio in carcere e i detenuti diventeranno arbitri

Ambizioso progetto sociale a Secondigliano dal titolo "Rigiocare il futuro - lo sport per ripartire". Fondazione Entain e due onlus hanno pianificato un'operazione da 400mila euro

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Un mix collaborativo tra pubblico e privato ha portato ad ottenere un lodevole risultato che cambierà il volto del carcere di Secondigliano in Campania. Quest'oggi sulle colonne dell'inserto economico del Corriere della Sera troviamo un ampio focus a cura di Alessia Cruciani dedicato proprio a questa iniziativa.

(foto da sito ufficiale Entain Group)

Nel carcere di Secondigliano un grande progetto all'insegna dello sport

"Rigiocare il futuro - lo sport per ripartire", ecco il nome del progetto posto in essere in stretta sinergia dalla Fondazione Entain (ente no-profit nato nel 2019 e che nell'arco di cinque anni punta di donare alla collettività 100 milioni di sterline nel globo). e dalle due onlus Senza Frontiere e Seconda Chance.

A Secondigliano una cittadella dello sport in carcere

A Secondigliano quindi sorgerà presto una autentica cittadella dello sport capace di coinvolgere direttamente i detenuti nello svolgimento di attività motoria nel pieno rispetto delle regole di gioco, del rispetto reciproco tra i partecipanti e del perseguimento di sani principi di vita

Il progetto di Fondazione Entain: calcio e sport in primo piano

Al termine dei lavori previsti una vasta area del penitenziario sarà riqualificata con il rifacimento di un campo da calcio e la costruzione da zero di due campi da padel tramutabili alzando la rete in manti da volley. Contestualmente con il supporto dell'Associazione Italiana Arbitri partirà un cammino di formazione che permetterà ai detenuti di conseguire il titolo abilitativo per diventare fischietti professionali. Tutto ciò grazie anche al sostegno di brand come Miri Spa, Tangenziale Napoli Spa e Ita Airways.

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