Giovanni Trapattoni compie 86 anni: le scene più iconiche della carriera da allenatore

Giovanni Trapattoni: 86 anni da protagonista. Sul web le squadre dove il buon Trap ha giocato e allenato hanno reso omaggio ad uno che la storia calcistica l'ha scritta senza timori reverenziali, gettando spesso il cuore oltre l'ostacolo. Erede del "Paron" Nereo Rocco, mentore di un gioco razionale ed estremamente redditizio.
Scene indimenticabili
Se internet avesse posto le basi all'unisono con l'epopea vissuta da mister di Trapattoni, video a dir poco virali sarebbero piovuti in quantità industriale sui social. Il web, però, ha di certo il merito di riportare alla ribalta vecchie scene iconiche tramandate nel corso dei decenni.
Lo show in conferenza contro Thomas Strunz
Nel marzo del 1998 il nostro Giovanni si rende firmatario di uno show strepitoso in una conferenza stampa da tecnico del Bayern Monaco. Vittima dei francesismi del Trap il povero Thomas Strunz. Fiato alle trombe: "Strunz! Gioca qui da due anni ed è sempre infortunato, ha disputato solo dieci partite, e si lamenta".
Fischi, acqua santa e lo scippo di Moreno in Corea
Balzo in avanti con gli anni. All'alba del nuovo secolo la Nazionale italiana è appena uscita dalla sconfitta nella finale di Euro2000 contro la Francia e deve aprire un nuovo ciclo dopo l'addio di Dino Zoff. La FIGC chiama Trapattoni e lui accetta l'incarico. Nel 2002 il grande obiettivo è quello dei Mondiali in Giappone e Corea. Gli azzurri escono agli ottavi per mano degli asiatici del perugino Han. Il CT durante le partite sfodera fischi assordanti per richiamare all'ordine la squadra, proteste vivaci contro questo o quel direttore di gara, per poi gettare addirittura gocce di acqua santa a bordocampo per scongiurare la più acerrima delle sfortune. Ciononostante tale Byron Moreno ci castiga in tutto e per tutto.
La perla di saggezza per eccellenza
Eccoci ad una massima passata davvero alla storia. Una frase riproposta successivamente per dare il titolo alla biografia dello stesso Trapattoni: "Non dire gatto se non l'hai nel sacco". Dal timone della Juventus all'Inter dei record, passando per la super Fiorentina con Batistuta e Rui Costa, i trionfi in Portogallo col Benfica e in Austria con il Salisburgo, fino all'avventura al comando della Nazionale irlandese con il fedele scudiero Tardelli. Una perla di saggezza sempre valida di un uomo che a tanti tifosi non ha regalato sogni, ma solide realtà.
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