Barcellona, i Signori degli Anelli

Primo posto in LaLiga e quarti di finale in Champions League, dove ad attendere i ragazzi di Hansi Flick ci sarà il Borussia Dortmund. Ma qual è la formula vincente alla base di prestazioni così performanti?
Innovazione tecnologica
La società catalana, sempre all'avanguardia quando si tratta di investimenti nell'asset tecnologico, ha aggiunto l'Oura Ring al proprio arsenale. Si tratta, in sostanza, di un "anello smart" in grado di monitorare un'ampia gamma di dati biometrici durante gli allenamenti. Il dispositivo wearable viene indossato al dito, e grazie ai suoi numerosi sensori raccoglie un'infinità di dati sfruttati in tempo reale poi dallo staff medico del club. Tra i parametri rilevati dal dispositivo, rientrano:
- La qualità del sonno, consentendo di individuare eventuali deficit che incidono sulle prestazioni.
- La frequenza cardiaca, che monitora la frequenza cardiaca a riposo e durante l'attività fisica, aiutando a rilevare segnali di affaticamento, sovrallenamento o stress.
- La temperatura corporea, dal momento che le variazioni corporee possono rappresentare un indicatore di infiammazione o malattia.
- Il dispendio energetico in relazione all'attività fisica.
Questi stessi dati vengono poi visualizzati su un'app mobile e su una piattaforma cloud, che il team medico della squadra catalana può utilizzare per avere uno screen completo sullo stato di salute di ciascun giocatore e per pianificare gli allenamenti. Ma non solo, dal momento che la tecnologia in questione permette una comprensione approfondita dell'atleta e delle sue risposte a diversi stimoli.
L'Oura Ring si inserisce all'interno di una serie di iniziative già poste in essere dal club di Joan Laporta, avvezzo a dialogare con l'ecosistema digitale nelle sue svariate sfaccettature.
I dati come player dominante
L'avanzamento tecnologico ha inevitabilmente investito anche il settore calcistico, che ha integrato gradualmente sempre più dispositivi all'interno dei propri staff. I nuovi tool non interessano solo la sfera della performance individuale, ma spaziano dallo scouting alla match analysis e via dicendo.
"Il futuro della tecnologia nello sport risiede nella realtà virtuale", aveva dichiarato non troppo tempo fa Bosco Aranguren, CEO di DAZN Spagna, dopo l'accordo firmato dal Real Madrid con Apple finalizzato alla creazione di occhiali intelligenti.
Foto di David Ramos/GettyImages